Quando iniziai a scrivere “Io Volo”, sapevo solo di voler raccontare in una forma romanzata, un mondo sconosciuto ai più: quello degli aquiloni. Mi trovai invece ad affrontare situazioni familiari difficili come quelle tra Arianna, Sara e la loro madre Roberta. Anche il matrimonio tra Sara e Marco sembra essere ad un bivio. E poi c’è Ruggero divorziato e padre di Giovanni. Insomma… come succede spesso nella vita reale, le incomprensioni possono causare rotture che a volte sono definitive. Ho capito allora, man mano che il libro proseguiva, che non era più soltanto il raccontare uno sport di nicchia come l’aquilonismo acrobatico di cui io tra l’altro faccio parte, ma era diventato un romanzo di speranza e di rinascita. Forse, se Arianna non si fosse interessata agli aquiloni, le cose sarebbero andate avanti per inerzia. Ma da quando la vita di Arianna aveva iniziato a girare attorno a quel variegato mondo, tutto aveva preso una forma diversa. Lei stessa rimase incredula un sabato pomeriggio quando la famiglia di sua sorella Sara arrivò al parco di San Giuliano per provare a pilotare gli aquiloni acrobatici. E quando un piccolo gruppo, quella stessa sera si riunì per terminare la serata in compagnia proprio a casa di Sara, il dialogo tra due fratelli, mi restituisce un po’ di ottimismo. Dopotutto, basta essere pronti a fare qualche aggiustamento per migliorare la propria situazione. E’ il caso di Diego e Marco che commentando un bellissimo pomeriggio al parco, si ritrovano sulla strada di un possibile cambiamento.
I sassi impilati l’uno sull’altro, non sono soltanto decorativi. E’ un lavoro che richiede concentrazione ma basta un niente per rovinare l’opera. Questo mi fa venir in mente che impieghiamo molto tempo a costruire le nostre relazioni ma ci vuole un attimo per rovinarle.
Il dialogo tra i due fratelli invece, mi fa pensare che stiano pensando di rimettere quei sassi uno sopra l’altro per ritrovare il loro equilibrio interiore.
Ecco il loro dialogo tratto da “Io Volo”
(…”Sara e Arianna!” “L’avresti mai detto?”
Diego stava aiutando il fratello a rimettere il televisore al suo posto.
“Ci sono tante cose che non avrei mai detto ma che oggi sono successe!”
“Ti capisco, ma se Sara non avesse agito, tutto il resto non sarebbe avvenuto.”
“Hai ragione Diego. Sai quanto io ci tenga a Sara, eppure ultimamente stavo seriamente pensando a separarmi mio malgrado.”
“Lo so!”
“Lo sai? Ma se non ne avevo parlato con nessuno!”
“Questo non significa che io non lo avessi capito.”
“Pensi che anche Sara l’avesse percepito?”
Diego guardò Marco con aria rassegnata.
“Avrai anche un grande successo in affari ma sei decisamente una frana nei rapporti famigliari.”
“Allora devi sapere che oggi i rapporti famigliari hanno vinto contro quelli professionali”.
“Bravo fratello così mi piaci!”
“Adesso devo solo riuscire a proseguire in questa fase!”
“E no, devi cercare il giusto equilibrio, altrimenti puoi cominciare a vendere il tuo mega schermo per poter mangiare!”
“Diego! Sei sempre il solito burlone!”
“Ma sono l’unico fratello che hai!”
“Sbagliato! Sei l’unico amico che ho!”
“Wow! mi sorprendi sempre più! Dovrò segnarmi questa data e anche questa frase!”
Dei sentimenti lacerati, non si aggiustano in un pomeriggio di sole e vento facendo volare degli aquiloni. Ma le storie si possono cambiare se c'è una disponibilità d’animo. Ed è proprio l’animo che a me interessa far uscire dai miei personaggi. La loro vera natura.
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