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Riflessioni su "Silvia"


"Silvia", è un romanzo nato in quel periodo incerto che fu marzo 2020. Un giorno, mentre ero chiusa in casa, visualizzai una scena assolutamente reale per quel periodo: una ragazza al suo primo anno di università bloccata in una casetta da sola alla periferia di Padova. D’improvviso si trovava a dover modificare la sua routine quotidiana. La immaginai un po’ disorientata in quella nuova situazione. Le lezioni non più in presenza, gli amici lontani, compresa la sua famiglia. Ma quella ragazza sola, aveva anche più tempo per pensare e per riflettere su cose riguardanti la sua famiglia paterna per esempio. A farsi domande a cui suo padre non era mai sembrato incline a rispondere completamente.

Quell’atmosfera surreale, era amplificata dal fatto che la ragazza si trovava proprio nella casa della nonna paterna che non aveva mai conosciuto, quella donna che portava il suo stesso nome: Silvia. Apparentemente, c’erano poche cose che parlavano di lei tra quelle mura, troppo poche per avere un quadro completo di chi fosse stata davvero la nonna di Silvia. Una parziale ristrutturazione era stata fatta proprio per permettere alla giovane di soggiornare lì. Era come se quella nonna misteriosa, se ne fosse andata senza aver lasciato una traccia del suo passaggio. Un giorno però, tutto cambia quando la ragazza, intenta a fare un po’ di ordine, trova in un cassetto, avvolto in un grembiule, un documento che potrebbe rivelarsi prezioso per le sue ricerche. E’ il diario di sua nonna. Così, quei mesi bizzarri e strani, con una primavera dal sapore antico, Silvia li vive tra scoperte e rivelazioni a volte shoccanti, a volte dolci e inaspettate. Quel diario non sarà importante soltanto per lei ma anche altri ne beneficeranno. Sono convinta che in quel periodo definito lockdown, molti avranno avuto esperienze strane, di certo, tutti abbiamo dovuto fare delle modifiche e adattamenti nelle nostre vite. Chissà se qualcuno si riconoscerà magari in parte leggendo il mio romanzo. Attendo fiduciosa i vostri commenti.

“Silvia” è disponibile sia in cartaceo che in digitale su YOUCANPRINT e su tutti i maggiori store online.



Ecco un estratto del mio romanzo.

“L’ultimo cassetto conteneva ancora asciugamani e sotto di essi, tovaglie e grembiuli da lavoro. Fu l’ultimo grembiule a colpirmi perché avvolto in esso, trovai un libro con la copertina liscia di colore blu. Quando lo aprii però, lessi: “Il mio diario” e poi una firma: Silvia Vendramini. Istintivamente alzai gli occhi, come se qualcuno mi stesse spiando e mi guardasse con disappunto. La grafia era elegante, era quella di Silvia, mia nonna. Ero curiosa. Non era detto che quel diario mi dicesse qualcosa di importante ma non potevo e non volevo lasciar perdere. Mi portai il diario in camera e col cuore in gola, iniziai a leggere:


Caro diario, ho deciso di affidare a te, i passaggi più cruciali della mia vita e per farlo, devo andare a ritroso nel tempo a quando, giovane ed ingenua, quale ero, frequentavo il secondo anno di liceo classico perché è proprio da lì che la mia vita è inesorabilmente cambiata.”


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