Torno a parlare dei personaggi minori di una storia. Sono come comparse in un film, figure marginali ma non per questo meno importanti. Al momento giusto entrano in scena e danno il loro contributo. E’ il caso di Chiara che in “Io Volo” è la migliore amica di Arianna la mia protagonista principale. La loro, è un’amicizia vera che nasce tra i banchi di scuola come spesso succede ma… pochi rimangono davvero amici. Tra Arianna e Chiara, il rapporto si sarebbe potuto esaurire velocemente visto che Chiara è costretta a trasferirsi a Roma con la famiglia. Ma questo non accade. Le ragazze si scrivono spesso e quando possono, si vedono. E anche adesso che il tempo dell’adolescenza è passato, si ritrovano nella loro pizzeria preferita e si raccontano quello che forse si son dette tante volte. Le scelte fatte, i malumori creati e quello che avrebbe potuto essere se si fossero fatte altre scelte, magari più accomodanti. Questa volta Chiara, osservando l’amica, capisce dai suoi occhi, che qualcosa di nuovo è nell’aria. Arianna nega ma Chiara non molla. Questa non è una semplice curiosità morbosa. Chiara non è interessata ad estorcere una verità scottante alla sua migliore amica. No, Chiara capisce che Arianna è solo un po’ confusa e anche spaventata. E quando Arianna lo percepisce, ecco che torna a fidarsi di Chiara e le racconta tutto. E’ una liberazione per lei ma è anche un tassello in più che le lega e che rinforza la loro complicità, le loro risate, la voglia di rivedersi anche se non si sa quando. Chiara sarà pure un personaggio marginale, ma è stata di grande aiuto per la sua amica. Ecco un estratto della loro conversazione, tratto da “Io Volo” :
“ (…)Appena Chiara mi vide non poté fare a meno di chiedermi se stavo bene.
“Hai la faccia in fiamme Arianna! Tutto bene?”
“Certo!”
Le raccontai della mia nuova passione e dei nuovi amici che mi ero fatta.
“E questo Franz è single?”
“Si!”
“E ti piace!”
“Chiara sei sempre la solita che salta a conclusioni affrettate!”
“Arianna! Io non sono saltata a nessuna conclusione, ho semplicemente constatato che non ti è indifferente o sbaglio?”
Le pizze arrivarono e per un po’ ci dedicammo al cibo.
Chiara aveva ragione, avevo un debole per Franz ma cercavo di reprimere quel sentimento.
“Da quando è finita la mia storia con Rudi non ho più desiderato avere altri uomini.”
“Fin quando hai conosciuto Franz!”
“Smettila Chiara! Stai già costruendo il castello ma il cavaliere non c’è!”
“Ti sbagli Arianna! Non soltanto il cavaliere c’è, ma te ne sei perdutamente innamorata!”
L’ultima frase di Chiara fu come una doccia fredda per me. Aveva pronunciato le parole che io stessa avrei voluto urlare al mondo intero ma che non avevo avuto il coraggio di dire.
La guardai e non potei fare a meno di dirle: “Si nota molto?”
“Direi che i sintomi ci sono tutti, ma non temere non sei contagiosa!”
Scoppiammo a ridere
“E’ stato così difficile ammetterlo?”
“Un po’. Sei la prima con cui ne parlo.”
“Comunque non è successo ancora niente tra noi, apparentemente facciamo solo coppia fissa nel volo e non so se lui provi qualcosa per me.”
“Io credo invece che tu lo sappia.”
Di nuovo mi sentii invadere da un rossore generale.
Io e Chiara ci lasciammo con un filo di malinconia. Era bello rivedersi ma le nostre strade erano destinate a dividersi. Ci abbracciammo con l’augurio di non far passare troppo tempo senza ritrovarci di nuovo.
Scappai di corsa a casa con gli occhi lucidi. Quella sera mentre ero al telefono con Franz avrei voluto essere con lui, per questo mi sentivo in colpa con la mia migliore amica, adesso ero triste perché chissà quando l’avrei rivista. Non c’è che dire, ero incoerente ed egoista ed ero inesorabilmente innamorata di Franz.
Dovevo ringraziare Chiara che mi aveva praticamente costretto a tirarlo finalmente fuori dal mio cuore.”
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